
Il Comitato Regionale CONI Lazio, in collaborazione con il CONI Point di Rieti e con l'Ufficio Scolastico Provinciale, organizza il progetto "Un Mondo di Giochi" ideato dal Prof. Tommaso Federici e proposto dal compianto Prof. Andrea Milardi. L'iniziativa - inserita nel ricco programma di eventi del Rieti Sport Festival e associata alla Festa Finale del progetto nazionale Sport di Classe - è incentrata sull'attività ludica e, oltre a percorsi motori e giochi sportivi, prevede la riscoperta dei giochi tradizionali anche appartenenti a etnie e culture diverse.
Il vortex è un buffo attrezzo gommoso a forma di razzo variopinto che fischia nel cielo. E più fischia, più vola lontano. Dalla mano di Ludovica, il vortex di solito schizza di botto e disegna archi impensabili, traiettorie che a lungo fanno restare con la testa in su. Il fatto è che questo vortex, se lo tratti bene, può ripagarti di tutti gli sforzi e degli allenamenti al campo scuola, fino a farti diventare la numero uno tra le studentesse italiane. Ludovica Giannursini ha 14 anni
Breve e intenso il momento di preghiera proposto dal Vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili ai tanti presenti in piazza Vittorio Emanuele II giunti per vivere il Giubileo con gli sportivi, dopo aver attraversato la città nel colorato corteo scortato dalla Federazione Motociclistica Italiana. Il saluto del Vescovo è soprattutto per i più piccoli presenti “Sono rimasto colpito dai bambini – ha detto monsignor Pompili - è una delizia vedere come siano motivati in questa bella esperienza”. Al centro della riflessione c’è un brano della lettera di san Paolo ai Corinti.“A quel tempo – commenta il Vescovo - lo sport era legato alla pace, quando c’erano i giochi la guerra si interrompeva. Lo sport è veramente qualcosa di vitale che ci aiuta in tre direzioni: a correre, a sorridere e a divertirci. Senza lo sport saremmo fermi e bloccati dalla routine e dalle cose di tutti i giorni. Il premio vero è competere con se stessi prima ancora che con gli altri, tirare fuori il meglio attraverso la temperanza, che serve a spuntare ciò che è di troppo e a far venir fuori la concentrazione, la volontà, lo spirito di gruppo. Lo sport è anche un modo per sorridere e il sorriso è una qualità di Dio, che guarda le cose da un altro punto di vista. Lo sport ci aiuta a vedere la realtà in altri modi. Lo sport ci fa divertire, ci fa riscoprire il contatto con la natura, l’amicizia, l’incontro con gli altri che spesso dimentichiamo. Lo sport è un grande dono e una grande opportunità per tutti, anche per i diversamente abili”.
Al Giubileo, vissuto nel ricordo di Andrea Milardi, hanno preso parte anche il sindaco di Rieti Simone Petrangeli, l’assessore allo sport Vincenzo Di Fazio, il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola e tanti rappresentanti delle società sportive reatine. Il tripode è stato acceso da Giancarlo Peris, teodoforo già nei giochi olimpici di Roma nel 1960. Al suo fianco due giovani reatini Filippo Amodeo della Atletica Sport e Terapia e Raffaella Tsimi, vincitrice della Scheggia Sabina. I musicisti della sede reatina del conservatorio di santa Cecilia hanno suonato l’inno d’Europa, quello del Giubileo e quello d’Italia.
Poi il passaggio di tutti i presenti attraverso la porta santa, dopo il quale ad ognuno è stato consegnato il manifesto dello sport, sottoscritto da tutte le federazioni sportive.
La festa del Giubileo è poi continuata presso gli impianti sportivi del Pattinodromo con le esibizioni di numerose realtà del territorio.

Rieti in campo per il gol più importante, quello dell’inclusione, raccogliendo la sfida della European Football Week di Special Olympics. Mercoledì 25 maggio dalle ore 9 alle 13 presso il campo di calcio Ciccaglioni (Ex Scia) di via del Terminillo, adiacente lo stadio Centro d’Italia, si daranno appuntamento oltre 200 studenti reatini.

E’ stata un’altra bellissima giornata per gli studenti della provincia di Rieti e la NPC Rieti nell’ambito del progetto del Coni “I giovani incontrano i campioni”. Nella giornata di ieri, il coach Luciano Nunzi e i giocatori Ivan Godoy, Riziero Ponziani, Rakeem Buckles e Nicolò Benedusi, sono stati ospitati dalla scuola media di Poggio Mirteto per un incontro con gli alunni. Per sfruttare al meglio l’uscita nel cuore della sabina, vista la vicinanza di altre scuole che avevano aderito al progetto, il Coni Point di Rieti ha organizzato un evento collegiale, facendo partecipare anche gli studenti di Casperia accompagnati da Gianluca Tilli, compresi i plessi di Montopoli e di Cottanello, per un totale di circa 200 tra ragazzi e ragazze. E’ stato Renato Renzi, il dirigente scolastico della scuola di Poggio Mirteto, a fare gli onori di casa ringraziando il Coni e la NPC per questa bella opportunità. Ad accogliere la società sportiva sono intervenuti anche l’Assessore alla Cultura di Poggio Mirteto Cristina Rinaldi ed il consigliere comunale delegato allo Sport Andrea Fantozzi, mentre per il Coni era presente Anna Rita Micarelli, Fiduciaria del CONI per la zona di Poggio Mirteto e per il MIUR la Coordinatrice di Educazione Fisica, Prof.ssa Laura Spagnoli,. La sala era piena di giovanissimi, fortemente interessati alla presentazione di coach Luciano Nunzi. Tra le varie immagini che passavano sullo schermo a colpire i ragazzi è stata quella dell’iceberg, metafora di quanto lavoro di preparazione ci sia dietro ogni prestazione non solo sportiva, ma in generale in tutti gli impegni che ci prendiamo nella vita (sport, studio, lavoro). Al termine del discorso informativo e motivazionale di coach Nunzi, accolto con grandi e sinceri applausi dagli studenti, è stato il momento delle domande ai giocatori. Uno dei primi ad essere oggetto delle curiosità dei più giovani è stato il loro compaesano Ivan Godoy, atleta tesserato con la NPC, uruguaiano di nascita, ma mirtense di crescita. Con Buckles e Benedusi si è parlato di quanto pesi la lontananza da casa. “Non è facile - ha risposto Rakeem – sono molto legato alla mia famiglia e mi manca molto, sono otto anni che non festeggio il Natale con loro, ma i miei compagni sono come fratelli e questa è diventata una seconda famiglia”. Ponziani ha spiegato agli studenti che è necessario seguire un regime alimentare equilibrato per poter rendere in campo, raccontando la propria personale esperienza. “In una squadra – ha concluso Nunzi – tutti hanno un ruolo fondamentale e complementare all’altro, non è decisivo se sia piccolo o grande, l’importante è sapere di poter contare su quel compagno per la responsabilità con cui si è preso il suo impegno e lo porta fino in fondo. La squadra, come i gruppi di lavoro, come ogni altro sistema, può funzionare e si regge sull’apporto di tutti, ognuno è diverso e speciale”. Al termine delle domande il gruppo si è trasferito in palestra per una gara di tiro e gli autografi di rito. La rappresentanza della NPC è ripartita per Rieti dove l’aspettava l’allenamento del primissimo pomeriggio, mentre gli studenti sono rientrati nelle rispettive scuole, arricchiti di un incontro che siamo certi ha gettato semi preziosi e costruito ricordi che dureranno a lungo nella loro memoria.


Nell’ambito del progetto del Coni Lazio “I giovani incontrano i Campioni - Sport - Valori - corretti stili di vita”, il CONI Point di Rieti ha organizzato ieri un incontro con i giocatori di basket della NPC Rieti presso la Scuola Media Ricci. All'iniziativa ha partecipato anche il Coach Nunzi che insieme ai giocatori Davide Parente, Dalton Pepper, Gianluca Della Rosa e Shaquille Hidalgo hanno incontrato gli oltre 100 studenti delle classi II^ e III^ per parlare di stile di vita sportivo. L'incontro, realizzato con la collaborazione dei professori di educazione fisica Adriana Pezzotti,Giulia Pezzotti, Egidio Capalbo e grazie alla disponibilità della preside Domenica Pedica, si è tenuto presso l'aula magna gremita di ragazzi ai quali il coach Nunzi ha spiegato cosa insegna lo sport dentro e fuori dal campo. I giocatori di basket hanno raccontato le proprie esperienze di vita, il loro percorso per diventare campioni. Gli alunni attenti, e contenti di questa insolita lezione, hanno mostrato grande interesse partecipando con numerose domande. I giovani studenti erano soprattutto curiosi di comprendere le emozioni che si provano in campo, mentre si gioca sostenuti dai cori dei propri tifosi, quando si realizza un bel canestro, quando si vince e quando si perde. Il messaggio che i rappresentanti della NPC hanno voluto trasmettere ai ragazzi, oltre la necessità di un corretto stile di vita e dell’attività fisica intesa come ben-essere, è stato quello del porsi un obiettivo, di impegnarsi e di lavorare per realizzarlo “Quando si è motivati – ha affermato Davide Parente – le cose che si fanno, si affrontano con meno fatica e si fanno meglio. Solo con una grande motivazione si realizzano grandi obiettivi”. Anche coach Nunzi partendo dall’esempio di Michael Jordan, il più grande giocatore di basket di tutti i tempi che a 16 anni era stato escluso dalla squadra di basket del college e che utilizzò l'esclusione dalla squadra come stimolo a non cedere mai, ha suggerito ai ragazzi di non mollare davanti alle difficoltà, ma di considerarle parte di un percorso di crescita ed impegnarsi ancora di più per raggiungere il proprio obiettivo. Si è parlato di spirito di squadra in campo dove ogni differenza diventa una ricchezza e spirito di squadra che si deve avere con i compagni di classe e di vita. E’ solo con l’aiuto di tutti che una squadra può raggiungere il successo, così come il lavoro di team è importante in una classe e nel lavoro.
Al termine di questa brillante conversazione tra squadra e ragazzi, l’intero gruppo si è spostato in palestra per dare vita ad una gara di tiro. Infine, foto, autografi e selfie con i giocatori a ricordo di un incontro che studenti e atleti serberanno a lungo nella loro memoria.
Non è questa l’unica data prevista dal progetto “I giovani incontrano i Campioni” per quanto riguarda il basket, infatti, i campioni della NPC si recheranno presto anche in altre scuole della provincia che hanno aderito all'iniziativa.


