
Il Corso che negli anni ha formato più di 200 giovani laureati, dando loro la possibilità di entrare a contatto diretto con organizzazioni sportive nazionali ed internazionali, è pronto a ripartire con 360 ore di formazione frontale e laboratori. Le lezioni toccheranno aspetti che vanno dal Marketing sportivo alla gestione dei grandi eventi, dalla gestione delle risorse umane all’impiantistica sportiva, passando per lo studio del Sistema Sportivo Nazionale, la comunicazione, gli aspetti amministrativi, fiscali, normativi e legali, focalizzandosi inoltre sulla gestione delle spedizioni azzurre in occasione delle competizioni internazionali.
La Scuola dello Sport attraverso un programma consolidato in anni di esperienza mira a formare giovani manager che possano affiancare, e in futuro rappresentare, la Governance dello sport. Il tutto attraverso l’acquisizione di competenze, di capacità relazionali e di lavoro di gruppo.
Il coinvolgimento di Manager provenienti da Sport e Salute, Organismi sportivi, movimento paralimpico, Società e Leghe Professionistiche rappresenta un unicum del Corso di Alta Specializzazione in Management Olimpico e dello Sport. I partecipanti avranno così l’opportunità di vivere il mondo dello sport dall’interno e, una volta superato l’esame conclusivo, potranno sperimentare quanto acquisito durante il periodo d’aula mettendosi in gioco con uno Stage formativo.
Il Corso in Management Olimpico e dello Sport è riservato ad un numero limitato di iscritti. Gli aspiranti Manager che intendono intraprendere il percorso didattico possono consultare la Scheda di iscrizione e compilare la domanda di ammissione entro il 30 settembre 2021. Per i corsisti che avranno superato il colloquio di ammissione le lezioni partiranno il 26 ottobre.
Per ulteriori dettagli e informazioni è possibile scrivere all’indirizzo managementolimpico@sportesalute.eu o contattare la Scuola dello Sport al numero 06/3272.9227.

Domenica 18 Luglio, giorno della nascita di Nelson Mandela, la Scuola dello Sport ricorda il Presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999 e premio Nobel per la pace, che con il suo esempio ed il suo fare ha cambiato non solo il suo Paese ma il mondo intero.
Nel 2009 l’ONU ha indetto Il #MandelaDay, con l’obiettivo di sensibilizzare e di tenere viva l’attenzione sui diritti umani, promuovendoli e proteggendoli.
L’ONU non solo pone l’attenzione su questo aspetto, ma vuole comunicare il valore sociale delle azioni che ognuno di noi può trasmettere aiutando il prossimo, con le buone azioni, con piccoli o grandi gesti di solidarietà e pace, al fine di rendere tutto ciò un’abitudine diffusa in tutto il mondo.
Il Presidente Mandela rimane una figura strettamente legata anche al mondo dello sport, dal calcio al rugby, che furono seguiti dal Presidente, ma che ancor di più si concentrò sui valori sociali che questi potevano offrire alla collettività.
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. È più potente dei governi nel rompere le barriere razziali, è capace di ridere in faccia a tutte le discriminazioni”. N. Mandela
Queste furono le parole che segnarono il suo discorso durante la cerimonia inaugurale dei Laureus World Sports Awards nel 2000, e che ancora risuonano all’interno di un movimento, ovvero quello sportivo, che è, e deve essere ancora più responsabile del rispetto di questi valori e dell’educazione delle nuove generazioni affinché si arrivi ad un mondo senza barriere sociali e politiche che per anni hanno afflitto e segnato intere popolazioni.
Sport e Salute S.p.A e la Scuola dello Sport, hanno messo da sempre al centro dell’attenzione e della propria mission i temi dell’inclusione sociale ed educativa dello sport, considerandoli aspetti imprescindibili per lo sviluppo della società moderna e delle nuove generazioni.
La Scuola dello Sport in particolare organizza periodicamente seminari/webinar che trattano le tematiche dello sport come strumento di istruzione per le nuove generazioni, sport come strumento di prevenzione e lotta alle dipendenze giovanili e sport come strumento di inclusione sociale.

Un percorso organizzato e sviluppato con la finalità di rispondere ai processi di cambiamento in atto nel settore sportivo e alla conseguente richiesta di competenze legate al mondo del digitale e dell’innovazione.
Un progetto che testimonia la volontà della Scuola dello Sport di muoversi verso la valorizzazione e l’accrescimento delle competenze per il mercato del lavoro.
Si è concluso l’Executive Programme in “Innovazione & Trasformazione Digitale nel Management Sportivo” della Scuola dello Sport con una cerimonia di chiusura presso l’Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”.
Dopo aver seguito – tra interventi e testimonianze di esperti nazionali ed internazionali – 8 intensi moduli formativi che hanno toccato tutte le sfaccettature della trasformazione digitale nel contesto sportivo, i partecipanti hanno esposto due Project Work frutto del lavoro congiunto nelle ultime settimane, della conoscenza e del confronto maturati lungo tutto il Corso, e delle competenze lavorative sviluppate nei propri Organismi e nelle proprie Organizzazioni che ogni partecipante ha potuto mettere in pratica:
Presenti alla cerimonia, esprimendo la soddisfazione per aver apportato un valore aggiunto alle Organizzazioni di appartenenza dei discenti nonché le congratulazioni per il lavoro svolto da questi ultimi, il Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli, il Direttore della Scuola dello Sport Rossana Ciuffetti, il referente scientifico dell’Executive Programme Paolo Carito, la consulente di innovazione e comunicazione Emanuela Perinetti.
Erano presenti il Presidente della Federazione Italiana Taekwondo Angelo Cito e il Segretario Generale della Federazione Italiana Taekwondo Massimiliano Campo coinvolti per la partecipazione dello staff federale nel progetto.

5 Maggio, data simbolica per la scomparsa del Generale Napoleone avvenuta sull’Isola di Sant’Elena nel 1821, e una data fondamentale per lo Sport Italiano vista la nascita della Scuola dello Sport avvenuta esattamente 55 anni fa.
Non solo quindi la data con cui Alessandro Manzoni intitolò il suo componimento finalizzato a risaltare le battaglie e le imprese dell'ex Imperatore, ma anche quella in cui la Giunta Nazionale del CONI presieduto da Giulio Onesti, nella sua riunione n. 212 al punto 5 dell’ordine del giorno deliberò la creazione della Scuola Centrale dello Sport.
Un forte punto di contatto tra la storia e il presente: da una parte la visione di Napoleone di una Scuola unitaria nella struttura e nello spirito, gestita da un corpo insegnante opportunamente scelto e preparato, in grado di uniformare la propria azione educativa ai principi nazionali e renderla più flessibile alle esigenze della Francia; dall’altra l’idea di un Centro di Alta Formazione per lo Sport Italiano, che sintetizza tradizione ed innovazione e che assieme alle Scuole Regionali dello Sport si occupa dello sviluppo e della crescita delle competenze tecnico-sportive e manageriali su tutto il paese.
La Scuola dello Sport, infatti, si rivolge a tutti coloro i quali intendano investire in una qualificazione tecnica e/o manageriale ad alto valore aggiunto, costituendo in questo senso un punto di riferimento per gli Organismi e le Organizzazioni Sportive, e una fonte di collaborazione per Università ed Enti che abbiano interesse nell’avvicinarsi al mondo della formazione sportiva ad ogni livello.
Allo stesso tempo, la Scuola dello Sport promuove stili di vita attivi per il rafforzamento della salute e del benessere della popolazione, all’interno di un contesto dove si riconosce il grande valore sociale ed educativo dello Sport.
Passati 55 anni, il mondo dello Sport deve a Giulio Onesti la creazione di un modello di successo che ancora oggi conserva forza e originalità. Più di mezzo secolo fa, come adesso, lo scopo era quello di formare personale altamente specializzato, per occuparsi di progresso tecnico, scientifico e metodologico in ambito sportivo attraverso studi, ricerche e scambi culturali e tecnici con il mondo internazionale.
L’obiettivo rimane quello di vivere questa eredità come costante punto di riferimento, e soprattutto come stimolo per fare sempre meglio.

La Scuola dello Sport partecipa alla Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace.
Una ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2013 e celebrata ogni anno dal 2014, proclamata nel giorno in cui, nel 1896, si svolse ad Atene la cerimonia di apertura dei primi Giochi Olimpici Moderni.
Una giornata istituita per diffondere il valore educativo dello Sport per la società civile: unire le persone e promuovere una cultura di pace, favorendo l’integrazione sociale e lo sviluppo economico in contesti geografici, culturali e politici diversi, comunicando ideali e valori fondamentali come fraternità, solidarietà, non-violenza, tolleranza e giustizia.
Lo Sport può migliorare la nostra salute fisica ed emotiva, alimentare la fiducia in noi stessi, generare speranza, sfidare gli stereotipi, attraversare i confini stabilendo ponti tra culture diverse.
La Scuola dello Sport si rivolge all’intero movimento dello Sport di base, alle Società e alle Associazioni Sportive, con l’obiettivo di diffondere le conoscenze tecniche e manageriali utili per accrescere la loro competitività e il loro valore, promuovendo allo stesso tempo eventi finalizzati a valorizzare il ruolo della pratica sportiva come strumento necessario per migliorare l'istruzione e la salute, promuovere l'uguaglianza di genere, l’accessibilità allo sport per tutti e l'inclusione sociale.
In questa direzione è stato organizzato il Seminario odierno “Lo Sport come strumento di prevenzione e lotta alle dipendenze giovanili”, per evidenziare quanto siano importanti tra i giovani la condivisione, il confronto, il gioco di squadra, il rispetto delle regole sportive, il movimento, l’amicizia e la passione che ne genera, elementi tra i quali si basa la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace.
#SportDay #OnlyTogether
Nell’anno del suo 30° anniversario giovedì 25 marzo alle ore 11.00, la Fondazione Istituto Danone presenta il nuovo volume:
«Muscoli in salute – la chiave del benessere a tutte le età»
Intervengono gli esperti di Fondazione Istituto Danone:
Francesco Landi, Specialista in Geriatria, Presidente SIGG
Mariangela Rondanelli, Specialista in Endocrinologia e in Scienza dell’Alimentazione
Michelangelo Giampietro, Specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione
Andrea Ghiselli, Specialista in Medicina Interna, Presidente SISA
Registrati qui per partecipare all'evento gratuito

Sport e Salute S.p.A. organizza due webinar per le ASD/SSD interessate ai bandi:
“Sport di Tutti – Quartieri” e “Sport di Tutti – Inclusione”.
Nel corso dei seminari verranno approfonditi i contenuti dell’avviso. Verranno illustrati alle ASD/SSD i progetti, verrà spiegato ai Comuni come avviare un eventuale cofinaziamento e agli Organismi sportivi come aiutare il percorso. L’apertura della piattaforma sul sito di Sport e Salute è prevista il 15 marzo.
Non perdete i prossimi appuntamenti.
Per il webinar:
Sport di Tutti – Quartieri
18 marzo 2021, dalle ore 15:00 alle ore 16:15
Sport di Tutti – Inclusione
19 marzo 2021, dalle ore 15:00 alle ore 16:15
Sport di Tutti è un intervento, promosso da Sport e Salute S.p.A., per sostenere i progetti sportivi e sociali dell’associazionismo sportivo di base in collaborazione con gli Organismi Sportivi. L’obiettivo è promuovere, attraverso la pratica sportiva, stili di vita sani tra tutte le fasce della popolazione, al fine di migliorare le condizioni di salute e benessere degli individui.
Di seguito il calendario dei due Webinar informativi e i link per partecipare:
I link saranno attivi 30 minuti prima dell’evento.

La Scuola dello Sport ha organizzato, tramite la propria aula virtuale, la seconda edizione di “Women, Leadership & Sport”, e ciò anche grazie al sostegno e alla collaborazione di DAZN.
Molteplici le prospettive emerse da questo workshop di una giornata che ha articolato una visione per il futuro, “scientifica, basata sui dati e data-driven” (come ha suggerito Melanie Duparc, Segretario Generale della World Union of the Olympic Cities ed il network internazionale Smart Cities & Sport).
“La pandemia ci costringe a pensare fuori dagli schemi tradizionali, a immaginare un nuovo paradigma ed a disegnare un futuro diverso” – Rossana Ciuffetti, Direttore della Scuola dello Sport. “La questione della leadership è messa in questione e la leadership femminile deve emergere più forte – anche nel mondo dello sport. I numeri che abbiamo illustrato non sono incoraggianti, ma incontri tra persone, menti e idee come il webinar ‘Women, Leadership & Sport’ possono essere il punto di partenza per una rivoluzione gentile e culturale. Abbiamo avuto grandi testimonianze e desidero ringraziare sia DAZN per il sostegno al concept che tutti/e i/le speakers. Questo è ciò che la Scuola dello Sport ha fatto, fa e farà: dare un contributo al servizio del Sistema Sportivo Italiano ed Internazionale. Guardiamo con grande apertura mentale al cambiamento, all’innovazione ed al futuro. Dobbiamo fare squadra – anche con istituzioni fuori dal perimetro tradizionale di gioco, rinnovarci e trovare nuove soluzioni creative a questioni fondamentali per la nostra società. Un pensiero speciale a tutte le istituzioni che hanno partecipato al webinar e a tutte/i coloro che hanno fatto squadra con noi, internazionalizzando le idee”.
Veronica Diquattro (Chief Customer & Innovation Officer, DAZN) ha affermato: “Women, Leadership and Sport è un momento di incontro e di confronto diventato oramai fondamentale nell’agenda delle conversazioni relative alle posizioni occupate dalle donne nel mondo dello sport e un appuntamento da coltivare per far sì che l’attenzione nei confronti di questo tema continui a mantenersi alta.
Lo spirito aziendale di DAZN è votato all’inclusività e all’innovazione, temi imprescindibili per lo sviluppo e il progresso, sorretti dalla volontà di guardare avanti soprattutto dopo un periodo così complesso.
Il Paese ha la necessità di muoversi in modo sempre più deciso e veloce verso la modernizzazione, aiutata e sostenuta dalla digitalizzazione che può consentire a tutti di avere accesso alle stesse possibilità di fruizione e conoscenza. Allo stesso tempo, la modernità si costruisce in un ambiente inclusivo dove a guidare sono le competenze, l’esperienza e i risultati. Per questo fare squadra, lavorare in modo sistemico è essenziale per guardare con coraggio e fiducia al prossimo futuro”.
Francesca Bria, Presidente del Fondo Nazionale Innovazione – CdP Venture Capital, ha aperto i lavori parlando di WeSportUP (l’iniziativa di Cassa Depositi e Prestiti, Sport e Salute e StartupBootCamp che mira ad accelerare ed innovare nel campo dello sport, della salute e del benessere), di orizzonti internazionali (da Next Generation EU fino all’Agenda dello Sviluppo Sostenibile ed alle Nazioni Unite), dell’impatto della rivoluzione tecnologica nello sport e nella società, di umanesimo digitale e del ruolo che l’Italia potrà avere anche in questo settore. Ma soprattutto ha iniziato la riflessione sulla leadership con uno spunto personale e biografico sullo sport: “Molto prima dei miei ruoli professionali [che l’hanno portata a vivere ed a studiare all’estero, focalizzarsi sulla relazione tra innovazione, imprenditoria e tecnologia ed a collaborare con istituzioni d’eccellenza a livello britannico, europeo ed internazionale fino a diventare Chief Technology Officer della città di Barcellona, dove guidò l’iniziativa sulla Smart City], sono stata una ginnasta nazionale del Team Italia e sono le figlia di una medaglia ai campionati mondiali. Sono stata allenata ed educata da mia madre come ginnasta. Sono nata al Foro Italico ed al CONI e fino a 17 anni ho gareggiato e vinto titoli nazionali anche nella team competition della ginnastica. Lo sport è particolarmente importante per il mio background ma perché (…) è un elemento critico per raggiungere una visione della società futura. (…) Viviamo in un momento di crisi sanitaria, shock sociale ed economico ma dobbiamo essere capaci di una visione per il futuro: ci riprenderemo ma dobbiamo costruire un futuro migliore (…). Lo Sport rappresenta una dimensione sociale, la sostenibilità, l’innovazione, combina la resilienza, l’inclusione e l’unione. In questo momento, noi come società e l’Italia come Nazione deve ripensare allo sport come ‘enabler/abilitatore’ per accelerare l’Agenda 2030, raggiungere i Sustainable Development Goals e unire una visione sociale con l’idea dello sviluppo sostenibile e del benessere delle persone. (…) Il Fondo Nazione Innovazione mette assieme innovazione, sport, benessere, salute e vuole supportare la creazione di un innovation hub per l’ecosistema sportivo italiano, è una entrepreneurial call per i migliori talenti e per connettere in un network tutto l’ecosistema. (…) La trasformazione tecnologica riguarda la tecnologia ma soprattutto le persone, la cultura e significa trasformare il mind-set (…). La trasformazione digitale può essere una rivoluzione femminista”, anche se le donne sono meno rappresentate, bisogna ridurre il gender pay gap e bisogna creare opportunità di networking. “Il mio training ed il mondo dello sport hanno formato la mia mente nella prontezza alla diversità, all’inclusione, allo spirito di squadra e nell’essere preparata per le sfide future. (…) Dobbiamo smettere di pensare alla tecnologia come soluzionismo tecnologico”.
L’invito della Presidente Bria è di continuare il dialogo e la riflessione, creare una visione per il futuro e per la futura leadership e capire che viviamo in un mondo fortemente basato sulla scienza, ma anche sulla complessità. E per questo dobbiamo integrare le visioni nella società in una nuova versione che unisce i puntini dalle Nazioni Unite all’Unione Europea, dal Mondo Olimpico all’Italia.
Gabriela Ramos (Assistant Director-General for the Social and Human Sciences, UNESCO): “Ora con il COVID ed i suoi impatti asimmetrici, è fondamentale unire tutti i nostri sforzi e tutte le nostre partnership per garantire che tutti questi gap siano affrontati. I fatti ci dicono che lo sport fa bene a tutti, migliora la salute fisica e la salute mentale, insegna skills sociali. All’UNESCO ci occupiamo dello sport per tutti i benefici che porta – ma anche per i valori che trasmette”.
“Penso dobbiamo perorare la causa dello sport meglio (…) lo sport deve essere un elemento centrale delle strategie di Recovery post-COVID-19 (…) perché lo sport è un’area dove piccoli investimenti hanno impatto e fanno la differenza”. La Professoressa Ramos ha illustrato il lavoro dell’UNESCO, soprattutto nello sport con le pubblicazioni sui progetti di Quality Physical Education, con il Kazan Action Plan ed anticipando il lancio dell’iniziativa “Fit for Life” nel mese di Maggio 2021 e Generation Equality.
Francesco Anesi, Ambassador di “GSIC/Global Sport Innovation Centre powered by Microsoft” e coordinatore scientifico del webinar “Women, Leadership & Sport” ha commentato: “Abbiamo volute celebrare la leadership al femminile. Abbiamo voluto far parlare leader. Abbiamo voluto far emergere la dimensione personale e la dimensione istituzionale del dibattito – nella sua complessità. Ogni speaker ha portato con sé una storia, un concetto ed un’idea di futuro. Anche io mi unisco al senso di gratitudine di Rossana Ciuffetti per tutte le istituzioni partecipanti e tutte coloro che sono intervenute: abbiamo aperto con una riflessione sull’Italia, il ruolo dello sport e dell’innovazione con la Professoressa Francesca Bria, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital - Fondo Nazionale Innovazione ed abbiamo concluso con le parole di Gabriela Ramos, Assistant Director - General for the Social and Human Sciences all’UNESCO. Si sono alternati 30 relatori con prospettive convergenti ma complementari. Mi sia permesso di ringraziare soprattutto le organizzazioni internazionali (Nazioni Unite, UNESCO, Women’s Forum for the Economy and Society, OECD, Ambasciata Britannica in Italia, Commissione Europea, Comitato Olimpico Internazionale...), ma in particolare Daniela Bas, che dirige la “Division for Inclusive Social Development” al Department of Economic and Social Affairs delle Nazioni Unite e che da New York ha il mandato globale sullo sport. La sua testimonianza ha illustrato le potenzialità di sport e sviluppo sostenibile, andando ad inserire il concetto dello sport nel solco dell’Agenda 2030, dei Sustainable Development Goals e del Rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite “Sport: acceleratore globale di pace e sviluppo sostenibile per tutti”. Dobbiamo guardare con coraggio e speranza al Next Generation EU ma anche alle nuove generazioni di leader locali, nazionali ed internazionali”.
Speakers di “Women, Leadership & Sport 2021”:

L’industria sportiva sta subendo un forte processo di cambiamento, e la continua evoluzione coinvolge tutti gli strumenti e le tecnologie utilizzate dagli attori protagonisti del settore.
Secondo i rapporti internazionali, nei prossimi anni le competenze maggiormente richieste ai professionisti saranno quelle legate al mondo del digitale e dell’innovazione; proprio in questa direzione si sta muovendo la Scuola dello Sport, sviluppando appositi progetti formativi di alto livello in modo da garantire l’acquisizione delle skills più importanti per il mercato del futuro.
L’organizzazione dell’Executive Programme in “Innovazione & Trasformazione Digitale nel Management Sportivo” va proprio in questa direzione.
Il percorso, che partirà il 19 Marzo e terminerà l’11 Giugno 2021 in modalità, online avrà l’obiettivo di fornire ai partecipanti una conoscenza pratica e approfondita su come lavorare e sfruttare al meglio le ultime tecnologie utilizzate nello Sport, e sarà sviluppato tramite i seguenti moduli:
1. Principi di business e tendenze future del settore sportivo
2. Trasformazione digitale
3. Strategia di business digitale
4. Nuovi media: strumenti, attori e tecnologie
5. I fan e la tecnologia
6. Innovazione nelle attività operative sportive
7. Strategie di innovazione nello sport
8. Gli esports ed i nuovi canali
Il progetto, comprendente interventi e testimonianze di esperti nazionali ed internazionali in merito alla trasformazione digitale e di professionisti inseriti in alcune delle principali organizzazioni sportive, si rivolge a manager sportivi executive, consulenti, funzionari pubblici, addetti e studenti che ricoprono o aspirano a ruoli di rilievo all’interno di organizzazioni sportive e desiderosi di una specializzazione spendibile nel mondo dello sport.
Il primo modulo del corso, in programma il 19 marzo p.v., sarà aperto dal Presidente di Sport e salute avv. Vito Cozzoli.
A seguire, la presentazione di WeSportUp, il primo acceleratore & innovation hub di Sport e salute realizzato in collaborazione con il Fondo Innovazione di CDP e con Startupbootcamp, e facente parte della rete nazionale di acceleratori di CDP Venture Capital, dedicato allo sport e al wellness. Un ecosistema aperto che coinvolgerà le più importanti aziende, istituzioni ed investitori nella ricerca e la collaborazione con le migliori startup e scale-up Italiane ed internazionali per lo sviluppo economico e sociale del settore.
Il Corso è stato progettato dalla Scuola dello Sport in collaborazione con Paolo Carito (Visiting Professor di Strategic Management & Innovation in Sports della Swiss School of Business and Management di Ginevra).
Gli elementi chiave della trasformazione sono il rafforzamento delle competenze di business, industriali e operative; l’obiettivo è quello di promuovere la crescita e lo sviluppo dello sport nel nostro Paese, per creare occupazione e sviluppare risorse da reinvestire nell’azione sociale dello sport.

L’industria sportiva sta subendo un forte processo di cambiamento, e la continua evoluzione coinvolge tutti gli strumenti e le tecnologie utilizzate dagli attori protagonisti del settore.
Secondo i rapporti internazionali, nel prossimi anni le competenze maggiormente richieste ai professionisti saranno quelle legate al mondo del digitale e dell’innovazione; proprio in questa direzione si sta muovendo la Scuola dello Sport, sviluppando appositi progetti formativi di alto livello in modo da garantire l’acquisizione delle skills più importanti per il mercato del futuro.
L’organizzazione dell’Executive Programme in “Innovazione & Trasformazione Digitale nel Management Sportivo” va proprio in questa direzione.
Un progetto comprendente interventi e testimonianze di esperti nazionali ed internazionali in merito alla trasformazione digitale e di professionisti inseriti in alcune delle principali organizzazioni sportive.
Il percorso partirà il 19 Marzo, avrà l’obiettivo di fornire ai partecipanti una conoscenza pratica e approfondita su come lavorare e sfruttare al meglio le ultime tecnologie utilizzate nello Sport, e sarà sviluppato tramite i seguenti moduli:
1. Principi di business e tendenze future del settore sportivo
2. Trasformazione digitale
3. Strategia di business digitale
4. Nuovi media: strumenti, attori e tecnologie
5. I fan e la tecnologia
6. Innovazione nelle attivita’ operative sportive
7. Strategie di innovazione nello sport
8. Gli esports ed i nuovi canali